Se ti innamori sempre di chi non può restare, non è sfortuna ma un pattern inconscio legato al tuo passato che puoi riconoscere e cambiare.
Ti ritrovi sempre con persone emotivamente non disponibili? Quelle che oggi ci sono e domani spariscono, che ti fanno sentire al centro del mondo per poi lasciarti nel vuoto? Non è sfortuna, né casualità. È un pattern che si ripete, un copione scritto molto tempo fa che continui a rileggere senza accorgertene.
In questo articolo scoprirai perché scegli inconsciamente relazioni instabili, qual è il legame con la tua storia personale e, soprattutto, come puoi iniziare a scegliere diversamente. Perché l'amore sicuro non è noioso: è liberatorio.
Quando dici "attiro sempre le persone sbagliate", in realtà stai raccontando una storia più profonda. La verità è che non le attiri: le scegli. Il tuo inconscio le riconosce, le identifica tra mille, perché portano con sé qualcosa di tremendamente familiare.
Se l'amore fosse sicuro, stabile, sereno e prevedibile, non sapresti come gestirlo. Non lo riconosceresti nemmeno come amore, perché per te l'amore ha sempre avuto un altro sapore: quello dell'intermittenza, dell'incertezza, della paura di perdere.
Il tuo inconscio dice: "Io non voglio quella roba lì, non la conosco. Quando mai ho provato una relazione così? E chissà poi come ci si sta". E allora vai a cercarti qualcuno che non si lascia prendere completamente, qualcuno che oggi c'è ma poi sparisce per qualche giorno, qualcuno di cui senti la presenza ma che poi scompare. Così puoi soffrire e provare quelle sensazioni strazianti che conosci bene, in cui paradossalmente ti senti al sicuro.
Antipasto, primo, secondo, dolce: è troppo per te. Sei cresciuta con le briciole e quelle vai a cercarti. Hai imparato presto che l'affetto può essere ritirato, che le persone ci sono ma da un momento all'altro possono non esserci più.
Hai vissuto l'amore come qualcosa di condizionato, instabile, fugace. E ora il tuo sistema emotivo riproduce esattamente quello schema, perché è l'unico che conosce, l'unico in cui sa come muoversi.
Il gancio è sempre lo stesso: la non disponibilità emotiva dell'altro. Quella sensazione di dover conquistare, di dover meritare, di non essere mai abbastanza. Ti attrae perché per te è familiare quella sensazione intermittente di mancanza, il sentirti oggi meritevole di attenzione e domani abbandonata.
Potrebbe sembrare assurdo, ma la tua scelta è una forma di protezione. Scegliendo persone emotivamente indisponibili, aderisci a uno schema noto. "Sono sempre quella che amano e poi lasciano": il tipo di amore che hai sempre vissuto arriva perfino a definire la tua identità.
Sono catene che vengono dal passato e ti impediscono di vivere un amore diverso. Ti impediscono di credere che tu meriti qualcuno che resta, che non sparisce, che sceglie te ogni giorno senza ambiguità.
Riconosci questi comportamenti nella tua storia sentimentale?
Ti senti attratta dall'incertezza. Quando qualcuno è troppo presente, troppo chiaro, troppo disponibile, ti annoi. Senti che manca qualcosa, che non c'è quella scintilla. In realtà quello che manca è l'ansia, la sofferenza a cui sei abituata.
Interpreti l'amore come conquista. Per te amare significa lottare, inseguire, dimostrare. Se non devi fare nulla per tenere qualcuno, senti che non è vero amore. Confonde la passione con il dramma, la connessione con la dipendenza emotiva.
Giustifichi sempre l'altro. "È fatto così", "Ha paura di legarsi", "Ha avuto un passato difficile". Trovi sempre una ragione per cui l'altro non riesce a darti quello che meriti, ma non ti chiedi mai perché tu accetti così poco.
Ti senti viva solo nelle montagne russe emotive. Oggi alle stelle, domani nel baratro. Questo sali e scendi ti fa sentire intensamente viva, ma in realtà ti sta consumando. Scambi l'intensità emotiva per profondità, ma sono due cose completamente diverse.
Il primo passo è vedere chiaramente quello che stai facendo, senza colpevolizzarti. Non sei stupida, non sei masochista, non sei sbagliata. Hai semplicemente imparato un modo di amare che ora non ti serve più.
Quando ti ritrovi attratta da qualcuno emotivamente indisponibile, fermati e chiediti: "Che cosa mi ricorda questa situazione? Quando ho già provato questa sensazione?". La consapevolezza è il primo atto di libertà.
La vera sfida non è trovare qualcuno di disponibile. È permetterti di accettare quella disponibilità. Si tratta di affrontare la paura di amare qualcuno che potrebbe restare, di dire sì alla presenza anziché all'assenza.
Questo significa scegliere la stabilità invece delle montagne russe in cui oggi sei alle stelle e domani nel baratro. All'inizio ti sembrerà strano, forse perfino noioso. Ma quella sensazione di "mancanza di brivido" in realtà è pace. E la pace non è noia: è il terreno fertile dove l'amore vero può crescere.
Si tratta di fare un'esperienza riparativa, di dimostrare a quella parte di te che ha imparato ad accontentarsi delle briciole che esistono molte altre strade alternative. Strade che non hai mai preso in considerazione perché hai sempre scelto quella che conoscevi.
Parla a quella bambina che c'è ancora dentro di te. Digli che ora può rilassarsi, che non deve più lottare per meritare amore. Che l'amore vero non si conquista: si accoglie. E che lei, quella bambina, merita qualcuno che resta.
Inizia a notare le persone che sono emotivamente disponibili. All'inizio potrebbero sembrarti poco interessanti, troppo trasparenti, troppo facili. È normale: il tuo sistema deve ricalibrarsi.
Concediti il tempo di conoscere qualcuno che non ti fa soffrire. Sperimenta come ci si sente a non dover interpretare messaggi ambigui, a non dover aspettare giorni per una risposta, a sapere che domani ci sarà ancora. Potrebbe spaventarti, ma è proprio lì che inizia la guarigione.
Come faccio a capire se sto ripetendo il solito pattern?
Osserva se ti senti attratta da persone ambigue, che alternano momenti di grande intensità a sparizioni improvvise. Se ti ritrovi a giustificare comportamenti che ti fanno male o a sentirti più "viva" nel dramma che nella serenità, è probabile che tu stia replicando uno schema familiare.
È possibile cambiare dopo anni di relazioni sbagliate?
Sì, assolutamente. Il cervello è "plastico" e può apprendere nuovi modelli relazionali a qualsiasi età. Serve consapevolezza, impegno e la volontà di affrontare la paura dell'ignoto, ma il cambiamento è non solo possibile, ma alla tua portata.
Cosa devo fare se mi rendo conto di essere già in una relazione con una persona emotivamente non disponibile?
Per prima cosa, riconosci onestamente la situazione senza giudicarti. Poi chiediti: questa relazione mi nutre o mi consuma? Sono disposta a continuare ad accontentarmi delle briciole? A volte la risposta è lavorare sulla relazione insieme, altre volte è scegliere te stessa e andartene.
Perché l'amore stabile mi sembra noioso?
Perché hai associato l'amore all'ansia e all'intensità emotiva del conflitto. Il tuo sistema nervoso si è abituato a questa attivazione continua. Ma la stabilità non è noia: è il contesto sicuro in cui puoi finalmente rilassarti ed essere te stessa. È un'esperienza nuova che richiede tempo per essere apprezzata.
Smettere di innamorarsi delle persone sbagliate non significa trovare la persona perfetta. Significa smettere di cercare chi conferma la tua storia di sempre e iniziare a scriverne una nuova.
Significa permetterti di credere che tu meriti qualcuno che resta, che non ti fa sentire in bilico, che sceglie te con chiarezza. Qualcuno che non devi conquistare ogni giorno perché ha già scelto di esserci.
La strada è semplice, ma non facile: si tratta di prendere per mano quella bambina che vive ancora dentro di te e mostrarle che esistono molte altre possibilità. Che l'amore può essere anche sicuro, presente, stabile. E che questo non è tradimento del passato: è fedeltà al futuro che meriti.
• Esperta in Mindfulness protocollo MBSR (IMMA-IPHM)
• Counselor Professionista REICO n° 1959 specializzata in Relazione e Relazioni di Coppia
• Coach Professionista ACoI n° 1503 specializzata nell’allenamento delle potenzialità
• Dottoressa in Comunicazione Università degli Studi di Firenze