L’empatia nel counseling online supera le barriere digitali grazie a un ascolto attento e a un ambiente sicuro, creando connessioni autentiche anche a distanza
Negli ultimi giorni, mentre mi immergevo nella mia attività di counselor e coach, ho riflettuto molto sul setting nella terapia online. In questo contesto, teoria, deontologia, tecnologia,empatia, e tecnica sono elementi imprescindibili. Senza di essi, il setting online non può reggere, indipendentemente dal tipo di intervento – sia esso psicoterapia, psicologia o counseling.
Ma oggi voglio concentrarmi su un elemento che va oltre questi aspetti: l’empatia. Voglio essere sincera: anch’io, inizialmente, avevo delle riserve sulla possibilità di mantenere un livello profondo di empatia durante un incontro terapeutico online. Mi chiedevo se l’assenza fisica della persona potesse compromettere la connessione empatica.
Trasferire un’attività di sostegno psicologico ed emotivo dallo studio fisico all’online non è affatto banale. Capisco perfettamente coloro che resistono a questo cambiamento, ritenendo che la digitalizzazione possa svuotare l’esperienza terapeutica. Pensano che senza il corpo presente, il contatto sia in qualche modo mutilato. Ho sempre avuto una sensibilità particolare verso la dimensione della corporeità, ma durante questa pandemia ho avuto un insight significativo: anche io avevo dei pregiudizi.
I pregiudizi possono condizionare profondamente il nostro mindset, finché non ne smascheriamo la presenza. E così, anch’io, in fondo, credevo che lo schermo avrebbe precluso la possibilità di entrare in empatia “fino in fondo” con la persona. Avevo paura che la connessione umana si perdesse.
Tuttavia, ho cambiato idea.
Durante un incontro online particolarmente intenso, mi sono resa conto che l’empatia può superare anche le barriere digitali. La persona con cui stavo parlando ha iniziato a condividere qualcosa di molto intimo. Sebbene le sue parole dicessero il contrario, il suo corpo e il ritmo della sua voce mi hanno rivelato la sua volontà profonda. Questo ascolto empatico mi ha permesso di riflettere le sue sensazioni e riconoscere la sua emozione. In quel momento, nonostante la distanza fisica, abbiamo condiviso una connessione autentica.
L’empatia, ora più che mai, è fondamentale. Quando riusciamo a stare in contatto con la verità di chi siamo e di ciò che sta accadendo, possiamo creare momenti di connessione autentica, anche online. Questo mi ha permesso di superare i miei pregiudizi e di abbracciare pienamente il counseling online, con la consapevolezza che l’empatia non conosce barriere.
• Esperta in Mindfulness protocollo MBSR (IMMA-IPHM)
• Counselor Professionista REICO n° 1959 specializzata in Relazione e Relazioni di Coppia
• Coach Professionista ACoI n° 1503 specializzata nell’allenamento delle potenzialità
• Dottoressa in Comunicazione Università degli Studi di Firenze